Nuove dotazioni tecnologiche in arrivo per gli ospedali provinciali
10 Ottobre 2019
La Fondazione presenta CARIMA HEALTHCARE.
La Fondazione rinnova il proprio impegno in favore della salute della collettività maceratese, che concretamente di traduce in un programma pluriennale di donazioni sanitarie all’Area Vasta 3 dell’ASUR Marche. L’iniziativa, denominata CARIMA HEALTHCARE, è stata presentata stamattina presso la sede di Palazzo Ricci, alla presenza del Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli e del Direttore dell’AV3 Alessandro Maccioni.
Il piano, che troverà attuazione nel biennio 2019-2020, si fonda su una progettualità coerente e condivisa con i vertici dell’azienda sanitaria unica regionale e prevede la dotazione di 16 strumentazioni mediche di ultima generazione a 5 presidi ospedalieri della provincia di Macerata, vale a dire Camerino, Civitanova Marche, Macerata, Recanati e San Severino Marche.
“In una fase caratterizzata dalla progressiva riduzione dell’intervento pubblico in aree rilevanti come quella della sanità – spiega la Presidente Rosaria Del Balzo Ruiti – la Fondazione, secondo una logica di sussidiarietà e di prossimità ai cittadini, ha deciso di fare un significativo investimento in un ambito tanto delicato quanto fondamentale per la vita di ognuno di noi. Accogliendo le istanze dell’ASUR Marche, pertanto, ha stanziato oltre 700.000 euro per l’acquisto di tecnologie all’avanguardia il cui valore di mercato complessivo supera 1 milione di euro”.
Grazie alla proficua collaborazione avviata con l’Ingegneria Clinica dell’AV3, infatti, la Fondazione si sta rapportando direttamente con le aziende leader di settore allo scopo di negoziare un pacchetto unico, conseguendo così un sensibile risparmio di risorse, e al tempo stesso, sta individuando le strumentazioni mediche più adeguate attraverso il coinvolgimento dei clinici ospedalieri interessati.
In proposito il Direttore Alessandro Maccioni dichiara: “Prosegue l’efficace sinergia con la Fondazione Carima che con donazioni importanti, mirate e condivise con i professionisti delle varie Unità Operative di tutta l’Area Vasta 3, consente di ampliare l’offerta e la qualità dei servizi per gli utenti. Ringrazio dunque la Fondazione Carima per lo sforzo e l’impegno profuso e per il modo innovativo di contribuire agli investimenti dell’Area Vasta 3”.
Con il CARIMA HEALTHCARE la Fondazione promuove il c.d. Welfare di comunità in ambito sanitario, perseguendo obiettivi socialmente rilevanti e di pubblica utilità quali l’innovazione tecnologica degli ospedali provinciali, il miglioramento delle prestazioni sanitarie erogate, la riduzione delle disuguaglianze nell’accesso alle cure ed una capillare distribuzione territoriale delle apparecchiature mediche.
Entrando nel dettaglio dell’iniziativa, il programma biennale contempla la dotazione di 11 ecografi ad altrettante Unità Operative dei presidi ospedalieri precedentemente menzionati; inoltre, al nosocomio civitanovese andranno un letto ergometro e un treadmill per il Servizio di Cardiologia e un portatile di radiologia con arco a C per il Blocco Operatorio, mentre all’ospedale di Macerata verrà integralmente sostituito il sistema di monitoraggio dei parametri vitali del Servizio di Cardiologia ed effettuato l’aggiornamento della colonna laparoscopica in uso presso il Servizio di Ginecologia. Da ultimo, nel corso del 2020, sarà perfezionata la donazione della risonanza magnetica all’ospedale di Civitanova Marche, che fa riferimento ad una precedente istanza dell’ASUR Marche, per la quale la Fondazione ha stanziato ulteriori 500.000,00 euro.
“La donazione di dotazioni tecnologiche sanitarie che interessa la salute dei cittadini del nostro territorio – ha sottolineato il Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli – rappresenta il perfetto accordo e collaborazione tra pubblico e privato, perché spesso le donazioni non seguono un’esigenza di sistema. Una collaborazione così profonda, che si va ad inserire all’interno di un territorio provinciale attraverso la riqualificazione delle strutture sanitarie, a beneficio della comunità. In questo caso non vi è stata una donazione monetaria, ma di beni immediatamente disponibili grazie alla velocità di procedure amministrative che le aziende private dispongono rispetto a quelle pubbliche. Esprimo gratitudine alla Fondazione Carima per il modo di lavorare estremamente efficace per tutti nostri cittadini”.