Costituito un fondo di garanzia per le organizzazioni marchigiane del Terzo Settore

La Fondazione Carima è tra i principali enti promotori dell’iniziativa.

Dalla partnership operativa tra le Fondazioni di origine bancaria marchigiane, la Direzione Impact di Intesa Sanpaolo SpA e il Centro Servizi per il Volontariato delle Marche è nato uno strumento finanziario innovativo in favore delle organizzazione del Terzo Settore con sede nel territorio regionale. Si tratta di   “fondo di garanzia”, alimentato dalle risorse di alcune Fondazioni aderenti alla Consulta tra le Fondazioni Casse di Risparmio delle Marche, tra cui la Carima, volto ad agevolare il rilascio della garanzia fideiussoria in favore degli enti non profit che accedono a finanziamenti pubblici e privati.

Il Centro Servizi Volontariato delle Marche, infatti, ha portato all’attenzione della Consulta la difficoltà delle organizzazioni del Terzo Settore a partecipare a bandi a valere su fondi Europei, nazionali o regionali, perché gli stessi presuppongono dotazioni economico-patrimoniali o la presentazione di apposite fideiussioni, che non di rado comportano la necessità di prestare garanzie personali da parte degli amministratori.

In risposta a questa reale esigenza, che spesso si traduce in rinuncia da parte degli operatori non profit, le Fondazioni Marchigiane in collaborazione con la Direzione Impact del Gruppo Intesa Sanpaolo hanno siglato un accordo per il rilascio di garanzia fideiussoria a beneficio degli enti del Terzo Settore tramite apposito fondo, la cui dotazione complessiva iniziale è di 500.000 euro. Il fondo, che rimarrà attivo fino al 31/12/2024, presenta inoltre leva 5 consentendo un monte totale di impegni di firma pari a 2,5 milioni di euro. In tal modo, grazie all’accesso agevolato agli impegni di firma/fideiussioni necessari, le predette organizzazioni saranno nella condizione di poter partecipare a bandi e gestire i progetti vincitori di bandi assegnatari di risorse.

“La Fondazione Carima – ha dichiarato la Presidente Rosaria Del Balzo Ruiti – ha da subito accolto favorevolmente questa iniziativa promossa dalla Consulta, a sostegno della quale ha stanziato quasi 100.000 euro, attestandosi al secondo posto per entità del contributo. Da Presidente anche del Comitato locale di Macerata della Croce Rossa Italiana conosco molto bene la realtà del Terzo Settore e le numerose problematiche delle organizzazione che operano in tale ambito. Pertanto ben vengano forme di aiuto come il “fondo di garanzia” in una fase storica in cui le risorse si stanno progressivamente riducendo”.

Entrando nel dettaglio, i beneficiari del fondo sono enti non profit, anche costituiti in forme aggregative, che abbiano sede legale e operativa nel territorio marchigiano, siano attive da almeno due anni ovvero neocostituite a seguito di un progetto di fusione o integrazione tra organizzazioni esistenti da almeno due anni, nonché in grado di comprovare l’assegnazione di un contributo relativo a bandi pubblici o privati inerenti al Terzo settore che richiedano l’emissione di un impegno di firma.

I soggetti interessati dovranno presentare una specifica domanda a Intesa Sanpaolo, e per conoscenza alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno (delegata dalla Consulta), utilizzando un semplice modulo di predisposto allo scopo dalla Banca, nel quale dovrà specificare tra l’altro la finalità dell’impegno di firma richiesto. Il beneficiario dovrà inoltre presentare la necessaria documentazione a comprova del rispetto dei requisiti. L’importo massimo di ciascun impegno di firma è pari a 70.000 euro. Per ciascun impegno di firma, il fondo garantirà la copertura dell’80% del credito vantato dalla Banca nei confronti del beneficiario.

Per maggiori informazioni è possibile recarsi presso le filiali Intesa Sanpaolo delle Marche.

Notizia precedente
Nuove dotazioni tecnologiche in arrivo per gli ospedali provinciali
Notizia successiva
Prestigioso convegno sulle “carte” fiastrensi all’Abbadia di Fiastra.
Condivisione sociale