In mostra a Palazzo Ricci gli “Universi quotidiani” di Morandi, Ferroni e De Vita
12 Luglio 2024
È stata presentata stamattina la mostra estiva di Palazzo Ricci “Universi quotidiani”, promossa dalla Fondazione Carima con il patrocinio del Comune di Macerata e curata dal Direttore artistico del museo Roberto Cresti.
Il titolo dell’evento espositivo enuncia il tema che viene indagato, vale a dire la quotidianità. Un tema che in apparenza può sembrare comune, ma che in realtà rivela la vasta e complessa dimensione interiore degli artisti che lo hanno interpretato: Giorgio Morandi, Gianfranco Ferroni e Luciano De Vita, con la presenza d’eccezione di Francisco Goya.
Il Professor Cresti ha infatti spiegato come: «La vita di tutti i giorni è il principale banco di prova della nostra esistenza. La cultura europea dei secoli XIX e XX ne ha fatto una categoria interpretativa dell’essere umano: uno specchio dalle infinite dimensioni nel quale si sono riflessi i volti dei romantici, dei realisti, dei grandi ‘maledetti’, degli esistenzialisti fino ai minimalisti che hanno chiuso la lunga vicenda culturale del Novecento. Gli artisti del visibile hanno accentuato questo orientamento e hanno scoperto nella quotidianità una base da cui partire e a cui fare ritorno per i loro peripli espressivi».
Giorgio Morandi, di cui quest’anno ricorre il sessantesimo anniversario della morte, occupa una posizione di assoluta preminenza nell’arte novecentesca in Italia e nel mondo. Presente nella collezione di Palazzo Ricci con due pregevoli dipinti, “Vaso di rose” del 1947 e “Natura morta” del 1962, nel contesto di mostra viene valorizzato principalmente come incisore. Fu infatti titolare della cattedra di incisione all’Accademia di Belle Arti di Bologna dal 1930 al 1956.
Gianfranco Ferroni è tra i nomi più rappresentativi del panorama artistico degli ultimi decenni del Novecento. Il filtro della biografia si manifesta in tutte le fasi della sua lunga opera, che l’ha visto confrontarsi con la pittura, l’incisione e la fotografia. L’arte ferroniana ha un carattere storico rispetto al periodo in cui è vissuto, quello del dopoguerra prima e del boom economico dopo, che racconta sovente nei frangenti di povertà, degrado e marginalità. Le sue opere sono delle “icone quotidiane” e il suo dolore una “religione laica” che interroga gli oggetti e i luoghi della vita quotidiana in un processo di avvicinamento al senso dell’esistenza umana.
Luciano De Vita, marchigiano di nascita e bolognese di adozione, ebbe come maestro d’incisione lo stesso Morandi, del quale fu allievo prediletto, assistente e successore all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Al pari di Ferroni, rimase segnato in modo indelebile dalla crudeltà degli eventi bellici, che lo coinvolsero in prima persona e che pertanto permearono la sua produzione artistica. Un innominabile vissuto che ha riversato nei propri lavori prendendo come modello di riferimento «l’espressività delirante» di Francisco Goya, di cui vengono presentate alcune incisioni inedite. La presenza dell’artista spagnolo indica un percorso che, dagli ultimi due secoli, giunge fino ai nostri giorni e che ritroviamo nelle opere selezionate dal curatore.
«Il percorso espositivo – ha concluso il Presidente Francesco Sabatucci Frisciotti Stendardi – propone una sessantina di pezzi tra dipinti, acqueforti e fotografie di artisti di assoluta qualità e di grande profondità espressiva, alcuni dei quali vengono esposti per la prima volta al pubblico. La mostra si distingue quindi per questo importante elemento di novità, che consentirà ai visitatori di fruire di opere del tutto nuove per il territorio maceratese, che si integrano con il Novecento di Palazzo Ricci».
“Universi quotidiani” sarà visitabile gratuitamente da oggi pomeriggio e rimarrà aperta fino al 29 settembre.
INFO
T 0733 202942
meridiana.mc@gmail.com
www.palazzoricci.it
Visita libera gratuita
Orari luglio e agosto:
dal martedì al sabato ore 16.00 – 19.00
domenica e festivi ore 10.00 – 13.00 ǀ 16.00 – 19.00
Orari settembre:
sabato ore 16.00 – 19.00
domenica e festivi ore 10.00 – 13.00 ǀ 16.00 – 19.00