Il giornalista Antonio Caprarica l’ha definito un “miracolo”; il filosofo Massimo Cacciari ha dichiarato incredulo, scendendo dal palco dopo oltre un’ora di conferenza di fronte ad una piazza gremita e attenta, “Ma davvero è la prima edizione? I festival in genere ci mettono cinque o sei edizioni per arrivare a questi livelli”.
Tuttoingioco è stato una delle più grandi sfide affrontate negli ultimi anni dalla Fondazione Carima, il cui successo così immediato e consacrato dalle oltre 100.0000 presenze registrate ha superato ogni aspettativa, impressionando favorevolmente un po’ tutti.
Questo evento, organizzato nel 2009 sotto la direzione artistica del Professor Evio Hermas Ercoli, ha animato l’estate marchigiana puntando sulla cultura contemporanea e sull’intrattenimento intelligente.
Per nove week-end il borgo storico di Civitanova Alta ha ospitato personaggi di fama nazionale che si sono “messi in gioco” confrontandosi ogni volta su un tema diverso: dall’arte alla politica, dalle parole ai numeri, per culminare in un vero e proprio “festival nel festival” dedicato alla filosofia, che ha avuto per protagonisti alcuni tra i più grandi intellettuali italiani.
A fare da sfondo agli appuntamenti del fine settimana, poi, rassegne teatrali e musicali, laboratori scientifici e creativi, giardini della scienza e caffè letterari, insieme a cinque mostre permanenti che hanno accompagnato l’iniziativa dall’inizio alla fine.
Tuttoingioco, insomma, ha sdoganato la cultura nell’accezione elitaria e l’ha portata in piazza rendendola più informale e dunque maggiormente accessibile, senza per questo sminuirne il valore.
Ha inoltre proposto un format originale nella definizione delle coordinate spaziali e temporali dell’evento: il tempo, vale a dire la durata, ha abbracciato un’intera stagione, creando una serialità che ha consentito di fidelizzare e appassionare il pubblico; lo spazio, ovvero il luogo di svolgimento, è coinciso con tutta la città, penetrando nel tessuto urbano, coinvolgendo gli abitanti e diventando un tutt’uno con la stessa, che ne ha beneficiato a livello di visibilità, fruibilità e ricadute economiche.
Per la Fondazione Carima, insomma, è stata una scommessa vinta sia in termini di riuscita che di promozione del territorio.
La realizzazione di Tuttoingioco ha infatti rappresentato per l’ente, da un lato, un importante traguardo del percorso di sviluppo di una progettualità diretta, grazie al quale ha consolidato la propria capacità creativa ed organizzativa, e dall’altro, il pieno conseguimento dell’obiettivo che si era posta con la sua ideazione, cioè la crescita della provincia di Macerata e la valorizzazione delle eccellenze locali.